La ristrutturazione dei Palazzi scaligeri è realtà.
Con un mio emendamento presentato al Decreto Semplificazione, è arrivata la mirata velocizzazione delle procedure per ristrutturare i Palazzi scaligeri.
Un’occasione importante per recuperare un immobile che è parte integrante della storia di Verona.
Nella primavera del 2018 gli uffici di Presidenza e tutti gli uffici della Provincia di Verona sono stati trasferiti da Palazzo Scaligero, ubicato in via Santa Maria Antica (adiacente a Piazza dei Signori), di proprietà della Provincia stessa e sede anche della Prefettura, all’edificio di via Franceschine, anch’esso di proprietà della Provincia, dove da anni sono ubicati gli uffici tecnici provinciali.
Il trasferimento venne motivato dalla necessità di mettere a norma Palazzo Scaligero (impianti, sismicità, alcuni problemi al tetto).
Quando il nuovo Presidente della Provincia, più di un anno fa, espresse il desiderio e la volontà politica di far rientrare gli uffici nel Palazzo, forse il più bello, sicuramente il più importante storicamente della città – desiderio che ho condiviso subito essendo stato proprio in quei luoghi consigliere provinciale per tre mandati – ho pensato come avrei potuto sostenere questa scelta e consentire a Verona di “riappropriarsi” in concreto di questo patrimonio.
L’occasione è arrivata con la proposta del Governo di modificare, semplificando le procedure, il codice degli appalti al fine di favorire gli investimenti pubblici e gli appalti a sostegno della ripresa economica post Covid.
In particolare, la sollecitazione è arrivata da Giandomenico Allegri, che è stato consigliere provinciale e conosceva dettagliatamente il tema. La sua richiesta, quindi, è stata quella di proporre un emendamento in sede di conversione del Decreto Legge Semplificazioni al fine di accelerare le procedure di messa a norma degli edifici a pubblica destinazione.
Una proposta di carattere generale, come è giusto che sia, ma che a Verona significava recuperare un immobile di assoluto rilievo architettonico, storico e culturale.
L’emendamento presentato ha ricevuto un largo consenso e l’approvazione sia in Commissione che in aula ed è parte della Legge di conversione del Decreto.
Il risultato è chiaro: la nostra Provincia potrà avviare subito, senza intoppi e lentezze burocratiche, l’iter per la progettazione e la realizzazione dei lavori. Se prima della legge erano prevedibili dai 6 agli 8 anni o forse più, ora possiamo ragionevolmente ipotizzare 1 anno per le progettazioni e 2 anni per i lavori.
Verona potrà riavere il Suo Palazzo scaligero pienamente funzionante.
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